venerdì 6 settembre 2013

Attenzione, ci sarebbero i numeri in giunta per bocciare i 4 senatori a vita di Napolitano e dare un segnale importante per il ripristino, almeno parziale, della democrazia.
L'articolo 19 del regolamento della Giunta delle elezioni a palazzo Madama tratta appunto della «Verifica dei titoli di ammissione dei senatori a vita». Ecco l'unico periodo dell'articolo: «Sulla validità dei titoli di ammissione dei senatori nominati a vita dal Presidente della Repubblica, la Giunta esercita un controllo di legittimità, verificando la regolarità formale del decreto presidenziale di nomina e la sussistenza, nel nominato, dei requisiti di legge»

·        Composizione attuale giunta

1.    Presidente
a.    STEFANO DarioMisto, Sinistra Ecologia e Libertà

2.    Vicepresidenti
b.    CALIENDO GiacomoPdL

3.    Segretari
a.    DE MONTE IsabellaPD

4.    Membri
b.    AUGELLO AndreaPdL
e.    CASSON FelicePD
f.     CRIMI Vito ClaudioM5S
h.    D'ASCOLA NicoPdL
i.     FERRARA MarioGAL
j.     FILIPPIN RosannaPD
n.    LO MORO DorisPD
o.    MALAN LucioPdL
q.    PAGLIARI GiorgioPD

r.     STEFANI ErikaLN-Aut

mercoledì 7 agosto 2013

                                                        Vignetta la grazia per Silvio

Scherzi a parte, Silvio può dormire tranquillo... Giorgio e il PD faranno di tutto per aiutarlo!

venerdì 2 agosto 2013

Istituto Grandi Pensioni e Vitalizzi

Nel programma del M5S c’è da tempo la proposta di abbattere le mega-pensioni e gli assurdi vitalizzi fissando un tetto di 4000 euro netti mensili, ma finora per mancata volontà dei partiti  del regime non è stato possibile fare nulla, malgrado gli sforzi dei nostri parlamentari in tal senso. Bisogna aggiungere che per impedire un’ ipotesi del genere si è messa in mezzo anche la Corte Costituzionale che ha bocciato il mini-contributo di solidarietà ( fra l’altro temporaneo) sulle pensioni d’oro,  e  poco tempo fa l’ I.N.P.S. ha restituito ai pensionati d’oro il contributo che aveva loro trattenuto. Ora i partiti di regime spesso scrivono le leggi che non vogliono approvare in modo anti-costituzionale in modo da ottenerne la bocciatura (vedi anche il caso delle province).
Un sistema per by-passare eventuali opposizioni della Consulta su diritti acquisiti e disparità di trattamento fra redditi pensionistici e altri redditi può essere il seguente:
La Corte Costituzionale non ha mai trovato nulla da ridire sul fatto che enti pensionistici di dirigenti e quadri o altri enti sull’ orlo del fallimento fossero fatti confluire nell’ INPS sconvolgendone i bilanci, si potrebbe quindi creare un istituto apposito “Istituto Grandi Pensioni e Vitalizzi” separato dall’ INPS in cui far confluire tutti i trattamenti pensionistici o vitalizzi superiori a 4000 euro netti mensili con i rispettivi contributi versati.
Due sono in questo modo le possibilità, la prima improbabile che tale istituto abbia il bilancio in regola, il che vorrebbe dire che ci siamo sbagliati e i pensionati d’oro prendevano ciò che gli spettava in base ai contributi versati, la seconda, quasi certa, che tale istituto sia destinato al fallimento per l’enorme differenza fra contributi versati e le prestazioni da erogare e che vada quindi salvato. In caso di salvataggio necessario, il Parlamento potrebbe decidere che il salvataggio avviene solo se tutti gli iscritti accettano il tetto di 4000 euro rinunciando a ricorsi, ovvero di lasciare fallire tale istituto consentendo agli iscritti di rientrare in INPS se accettano il tetto dei 4000 euro mensili, in ogni caso l’eventuale salvataggio sarebbe a carico della fiscalità generale e non più dell’ INPS e lo stato potrebbe dettare le sue condizioni al riparo da sentenze della Corte Costituzionale.
Governo ombra del M5S

Come già proposto da Grillo durante un comizio nel “Tutti a casa Tour” (lui lo aveva proposto solo nell’ ipotesi di elezioni politiche ad ottobre) bisogna proporre al paese come alternativa ( sia nel caso che si voti che in quello più probabile che non si voti presto) un governo ombra del M5S per mostrare che il movimento intende sostituirsi ai partiti del regime (ottenendo la maggioranza dei seggi) per cambiare concretamente il paese.
Nel farlo non bisogna però commettere lo stesso errore fatto per le “Quirinarie” tutti i papabili membri del governo ombra dovrebbero preventivamente essere contattati, accettare la candidatura al governo ombra che si potrebbe tramutare in incarico effettivo in caso di vittoria elettorale e soprattutto sottoscrivere i principi e i punti principali del programma M5S.

Successivamente alla definizione delle candidature i papabili ministri potrebbero essere sottoposti al giudizio della rete con un voto on-line con 3-5 candidati per ogni ministero come per il secondo turno delle “Quirinarie”.

mercoledì 17 luglio 2013

LETTA

G Togni- G. Morra(1980) – Nobody (2013)
E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
Rai, Mediaset, la7 nascondon la verità
sembri un film di Harold LLoyd,
ma tu sei realtà, si tu sei realtà
Letta!

Si gettano operai da un balcone, così non va
tiri  a campare su IVA e IMU, e poi chissà
non sei ancora diventato matto,
qualcosa farai, ma adesso no
Letta!


Letta mostran in TV soltanto la tua parte migliore
tu tagli pensioni e sanità ma non lo si deve sapere
e ci conduci nelle stalle,
poi dai la colpa ai cinque stelle,
Letta!
Letta t’ho visto dappertutto anche a Ballarò
ci si stanca perfino di cambiar canale dopo un po'
tu parli di tassi dei buoni decennali,
mentre Floris ti lucida gli stivali
Letta!


E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
Rai, Mediaset, la7 non parlan di
VeDrò

ne del tuo capo Blankfein Lloyd

ne di Goldman Sachs, ne di Goldman Sachs

Letta!


Hanno arrestato e deportato la bimba e la  Shalabayeva,
ma a palazzo Chigi o al Viminale nessuno lo sapeva
facciam  parlare della Kienge
o del razzismo, o del merengue,
Letta!

Letta ti han’ bloccato gli F-35 e un po’la cosa ti scoccia
e non si tratta di elicotteri come pensava Boccia
Ti servirebbe un’ po’ una mano
Ma c’è  il PD e Napolitano
Letta!

Letta non essere arrabbiato, dai non fare la scemo
il mondo e' piccolo e lo spread va in'altalena
sei troppo nipote per sbagliare,
soltanto tu ci puoi salvare,
Letta!

Letta da poco hai messo Bondi all’ Ilva e ne andavi assai fiero
Ma forse era più competente Milva e lo dico sul serio
E non mettetelo alle strette
i tumori dipendon dalle sigarette
Letta!

E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
a mezzanotte puoi trovarlo ancora lì a Ballarò
di Gianni lui è della stessa stirpe
saran’ pulite quelle scarpe.

Letta!


Sei pieno di contraddizioni, che male c'e'
adori le complicazioni, fanno per te
dici che il finanziamento pubblico hai abrogato
Ma in realtà poi lo hai triplicato,
Letta!


Letta non dirmi che a quest'ora tu già devi scappare
in fondo e' presto l'alba ancora si deve svegliare
vai  insieme ad Alfano a “Porta a porta”
se sembra sciocco cosa importa, Letta!


Letta che cosa vuoi che dica, io non so recitare,
ci sai offrire solo tasse e i pasti farci saltare
e dici che saremo più felici,
ma forse solo tu e i tuoi amici,
Letta!


sabato 25 maggio 2013

La presa per il culo dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti

Con un tweet Enrico Letta avrebbe annunciato l’accordo per una futuribile abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (guarda caso a 2 giorni dal voto amministrativo in molte città)
ma  in effetti nell’ipotesi del DDL allo studio nel CDM si è parlato di sua sostituzione oltre che con i servizi di supporto alle manifestazioni politiche (cosa che sarebbe giusta ma che andrebbe molto controllata) di finanziamento ai partiti tramite dichiarazione dei redditi. Questo è un fatto gravissimo per vari motivi:

1)      si tratta di molti più soldi di prima, infatti anche semplicemente l’ uno per mille in dichiarazione dei redditi sarebbero circa 300 milioni di euro l’anno, un miliardo e mezzo di euro a legislatura che  andrebbero tolti ad altre finalità e che quindi andrebbero finanziati con manovre;
2)      renderebbe differente per i partiti ( più di quanto non lo sia oggi) l’importanza di accapararsi il voto e le simpatie dei più ricchi (più soldi nella dichiarazione dei redditi) rispetto ai più poveri
3)      permetterebbe di avere ogni anno al sistema dei partiti dei sondaggi praticamente reali su quelle che sono le loro potenzialità elettorali (se uno da dei soldi a un partito poi quasi sicuramente lo vota)
4)      consentirebbe di rimappare i collegi elettorali in base ai voti attesi dalla dichiarazione dei redditi
5)      consentirebbe di avere un idea anche di che cosa potrebbero comunque votare quelli che attualmente si astengono

6)      istituzionalizzerebbe l’attività delle lobby di società che  finanzierebbero i partiti amici alla luce del sole ovviamente in cambio di ritorni economici.

7) infine se c'è una schedatura di dipendenti in base al voto ( i datori di lavoro fanno da sostituti d'imposta e i caaf sindacali gestiscono le dichiarazioni dei redditi) ci potrebbe essere della discriminazione nel trattamento in base al voto ad esempio licenziando in fase di ristrutturazione aziendale tutti quelli che si sa che votano un certo partito antipatico al datore di lavoro.